Hail to the Thief

Avery e Lucas

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    Lucas Hall - Icarus
    dgXcfPB
    Net Runner • scheda
    Non sapeva con esattezza che ora o che giorno fosse nel mondo reale, ma di certo era da fin troppo tempo che cercava il pugnale Batting della serie Unreal, coltello malese con lama ricurva senza guardia, tagliente nella parte concava e impugnatura in madreperla, ma soprattutto: incantato. Ogni oggetto messo in gioco per il quinto anniversario di uscita della piattaforma possedeva un incantesimo unico ed era impossibile metterci le mani sopra senza vincere la sfida di ognuna delle sei ambientazioni di Levante Borders. Al mercato nero di Kota Bharu vendere quell’affare lo avrebbe reso schifosamente ricco. Lucas aveva circa tre mesi di affitto arretrato e una serie di bollette non pagate, era con l’acqua alla gola, come al solito, e proprio come al solito era convinto di poter riuscire a trovare i soldi di cui aveva bisogno dal salotto del suo micro-appartamento, una quarantina di metri quadri circa, che rispetto a quelli del primo livello era quasi una reggia, di cui tra l’altro andava molto fiero. Ad ogni modo quel giorno il pugnale se l’era trovato davanti come niente fosse, passeggiava per le strade dell’Hatra del trecento ed eccolo appeso alla cintura di un massiccio Quinari, esseri mostruosamente grossi e mostruosamente brutti, con tanto di corna da toro e anello al naso. Fu proprio mentre notava lo scintillio dell’impugnatura che si rese conto di doverlo rubare. Era una necessità finanziaria, ovviamente, Lucas non era un ladro, il più delle volte, semplicemente rubava ad un ricco per dare ad un povero; cosa che a dire il vero non gli creava troppi scrupoli dal momento che quell’imbecille lo portava al fianco come se lo usasse per davvero. Un Quinari con un coltello è come un bambino con uno stuzzicadenti, l’unico effetto possibile per un avatar tanto sgraziato era infilarsi la lama in un occhio e allora il suo personaggio avrebbe avuto bisogno di un bel ritocchino. Gli risparmiava tempo e denaro in questo modo. Era praticamente un favore. Non lo trovava strano, d’altronde Lucas si sentiva una persona di buon cuore e aveva davvero bisogno di quella particolare sommetta. Così aveva seguito il fortunato oggetto delle sue attenzioni per praticamente tutto il pomeriggio, sperando di poter fare la storica mossa dello “scontro di spalla” in una zona affollata e intanto sfilargli il pugnale per poi squagliarsela dopo una serie rapida di scuse. Al mercato di Hatra seppe che era arrivato il suo momento, puntò la preda e camminò dritto come un dromedario fino all’obbiettivo: la spalla del Quinari. Urto, piegamento in avanti, mano fluida fino all’impugnatura dell’arma e via. Si voltò portando dietro la schiena il pugnale e sostenne lo sguardo rosso acceso del mezzo toro. «Oh mi scusi, come sono distratto, mi dispiace, scusi ancora» era sul punto di arretrare con tanto di inchini a profusione, quando uno degli uomini della sua combriccola notò la fodera del pugnale completamente vuota. «Aspetta! Ti ha rubato il coltello, Boldog!». Il sorriso di scuse di Lucas si fece più ampio, ma non fu abbastanza per non convincere Boldog ad abbassare lo sguardo sulla fodera, in quello stesso istante se la diede a gambe levate. Sgusciò tra la folla e le bancarelle rovesciando diversi espositori di mercanti infuriati. Non stava di certo rendendo il lavoro facile al suo inseguitore, gli bastava seguire la sua scia di distruzione. Serviva qualcuno che gli salvasse il didietro e sebbene si fosse ormai inamicato praticamente tutti gli rimaneva ancora qualcuno da chiamare. Allargò una mano davanti a sé e mentre ancora correva aprì il menu del suo cyberdeck e digitò il numero del suo salvatore, una sorta di principe azzurro con tanto di cavallo bianco anche se forse si sarebbe presentato con più probabilità in groppa ad un cammello.
    code, reperibile su GDR archive
     
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8 replies since 1/10/2018, 14:37   349 views
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