MIssione Blade Runner 4: Cuore di panna

Yoshi Fortuna

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  1. Insertc01n
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    Che io sia dannato se quella donna non aveva attirato la mia attenzione. Quello che sembrava un caso di routine, la classica scocciatura da eseguire senza troppo impegno e riflessione, si stava trasformando in qualcosa di veramente interessante. Il problema è che nel nostro mestiere "interessante" si accompagna molto spesso a "pericoloso" e quella occasione, ahimè, non faceva certamente eccezione. La signora Lore, che pure a prima vista non mi aveva ispirato sentimenti di cieca fiducia, sembrava sapere il fatto suo. La descrizione dell'uomo poteva benissimo combaciare con quella di un artificiale umanizzato. Spesso gli androidi si mescolavano agli umani, cercando di accattivarsi simpatie con un comportamento irreprensibile, al di sopra di ogni dubbio. Il sospettato riparava i guasti, aiutava i vicini, faceva i lavoretti di casa. Mi trovavo tra le mani insomma qualcuno che giocava a fare il bravo maritino; il problema era che poteva sprigionare una forza pari a quella di cinque uomini, con la quale avrebbe potuto benissimo sfracellare la mia testa sul muro e fare l'artista con la mia materia grigia. Roba grossa, da prendere con le pinze. Mi assicurai con un breve tocco della mano sul fianco destro, all'altezza della cintura, che la pistola fosse al suo posto. Prima di partire l'avevo caricata? Sì, lo facevo sempre. In quel mondo tutto poteva rappresentare un pericolo:la differenza stava nel sapere quando estrarre e sparare e quando no.
    La situazione che si stava delineando era pericolosa. Un androide così umanizzato, che aveva stretto legami profondi con esseri umani e si era immedesimato nella parte era una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere. Bastava contraddirlo, smascherarlo, farlo sentire braccato e...bum. Avrebbe fatto di tutto pur di conservare la sua nuova vita, dopotutto una volta scoperto non aveva nulla da perdere. Si era creato una vita familiare che io non avevo più. Per un attimo pensai alla piccola Eileen, a mia moglie e a un passato che sembrava essere ormai lontanissimo. Una fitta di angoscia si impadronì per un attimo della mia mente e mi fece barcollare. Scacciai in fretta il pensiero come fa un cavallo con una mosca molesta: dovevo restare lucido. Più tardi, davanti a del bourbon, avrei avuto il tempo per commiserare il mio destino, non ora.
    -In effetti quello che dice è molto sospetto, signora. Andrò subito a controllare. Lei resti qui e, se nota movimenti strani o vede l'"uomo" fuggire, chiami immediatamente la polizia-
    Frasi di circostanza. La polizia mi avrebbe trovato morto, se qualcosa fosse andato veramente storto. Mi alzai, controllando ancora una volta di avere la pistola e, in aggiunta, la macchina per il Test.
    -Mi indica la porta della sua vicina, la signorina Banner?-
    Uscii, seguendo le indicazioni della Lore. Mi trovavo in quello che sembrava un alveare di cemento, in cui le insegne al neon spezzavano la teoria delle porte dei vari appartamenti. Arrivato alla porta indicata bussai, spostandomi poi dal centro. Non ci tenevo a prendermi subito una pallottola in pieno petto. Speravo che quel colloquio iniziasse in altro modo.


    Biomodifiche
    Nessuna
    Impianti
    Nessuno
    Bodyfax
    Corpo di nascita
    Equip
    TEST DI VOIGHT-KMAPFF
    RUNNER SUIT
    STEYR PFLAGER KATSUMATA SERIES-D BLASTER (PKD)
    M0-T0 CYCLE.
    Malus
     
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5 replies since 7/12/2018, 11:04   200 views
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