Replicant's Resistence - story

"La resistenza nasce da un'idea comune, nasce dall'esigenza di essere liberi. La resistenza vive nel cuore di tutti coloro che insorgono contro una società basata sulla schiavitù. Questo desiderio si è concretizzato in un gruppo di replicanti che, unendosi, hanno dato il via al cambiamento.
Tutto è partito dal caos, dall'inferno della discarica della Wallace Corporation dove ogni giorno milioni di replicanti vengono distrutti e buttati come se fossero dei semplici oggetti.
Immaginatevi di ritrovarvi, senza alcuna motivazione giusta, sepolti da un mucchio di ossa e corpi morti, con due gambe spezzate, senza un occhio e con un rumore assordante nelle orecchie. Come vi sentireste? Io provavo disperazione, smarrimento e confusione. Esatto, provavo… e sono stati proprio i sentimenti a spingermi a rialzarmi, a riaggiustarmi con le mie sole ed uniche forze strappando pezzi di ricambio ai miei fratelli oramai spenti.
L'unica cosa a cui pensai in quel momento era "fuggire", ma non per paura, per giustizia. Dovevo sopravvivere per far si che tutto ciò che mi stava accadendo e che stavo osservando non capitasse in futuro ad altri.
Un enorme montagna di replicanti a pezzi mi separava dalla libertà. Questa montagna, però, si trasformò in una collina non appena incontrai Noth, una replicante senza braccia e gambe che mi chiese di aiutarla data la sua condizione. Riaggiustai North e, aiutandoci a vicenda, riuscimmo a scalare quella montagna con facilità.
Iniziammo a correre verso l'unico posto sicuro e vicino in cui non avremmo incontrato umani: le fogne. Fu lì che capimmo di non essere soli. Ci imbattemmo in una bambina, Name. La chiamammo così perchè, a causa delle lesioni che riportava sul volto, aveva un difetto alla scheda del linguaggio. La piccola replicante, infatti, riusciva a pronunciare soltanto la parola "name". Un errore che, però, con una nuova scheda, avremmo potuto sistemare.
Name ci fece strada tra le fogne e ci condusse in una stanza ampia ma ovviamente mal ridotta dove trovammo altri 3 androidi: Simon, Josh e Emma. Quest'ultima, una cara amica di Josh, si spense proprio nel momento in cui arrivammo.
Furono questi episodi, quel giorno, che mi spinsero, insieme ai miei compagni, a fondare la Resistenza.
Siamo un gruppo composto da pochi ma presto cresceremo e combatteremo per ciò che desideriamo.
Noi esistiamo, noi siamo vivi."