Missione N°1 Wreck Runner

Bonus Post: 15

Angela ha il grilletto facile, le piace vedere il cervello dei mutanti sparpagliarsi sulla neve come coriandoli rosso sangue. Ha una particolare inclinazione per la violenza, ma quando le intimi di aprire il fuoco solo se necessario in effetti inizia a darsi una calmata, in fin dei conti se per errore dovesse beccare il leader dell'operazione non potrebbe intascarsi la sua parte di bottino. Magari ci farà un pensierino solo più tardi, quando arriverà il momento di spartire il ricavato. Ad ogni modo il tuo tentativo di raggiungere l'ingresso del magazzino senza essere aggredito o sparato (cd15) riesce per un soffio, grazie all'ottimo lavoro di squadra. Se Angela non sapesse che non hai una grande inclinazione verso i gesti di esultanza, o meglio, verso le espressioni emotive in generale, ti darebbe un bel cinque, o una pacca sulla spalla con tanto di "ben fatto", ma rimane piuttosto di guardia in attesa di altri ordini mentre lancia occhiate sospettose verso il nuovo scenario.

Il contatore di geiger contro ogni previsione misura una drastica riduzione delle radiazioni esterne, che aumenta solo in vicinanza della porta. La cosa particolare è che vengono percepite radiazioni ionizzanti di un tipo differente, maggiormente concentrate in vicinanza del fondo del corridoio, ma in generale molto più attenuate rispetto all'ambiente esterno, circostanza singolare.

Grazie al visore notturno invece riesci a vedere meglio negli anfratti bui dell'area davanti a te. Le strutture metalliche del magazzino sono palesemente deturpate, in buona parte il metallo è fuso e in altre addirittura carbonizzato. L'aspetto particolare è che le pareti in vetro che si affiancano l'una all'altra nei due corridoi sono invece quasi del tutto intatte. All'interno ci sono lettini metallici con sistemi di sicurezza che avevano lo scopo di mantenere fermi i soggetti in posizione clinostatica. Accanto ci sono diverse strutture meccaniche e braccia robotiche, non funzionanti. All'ingresso di ciascun corridoio in delle teche di vetro sfondate ci sono Divise Hazmat, ma sono per gran parte danneggiate, in poche parole inutilizzabili, ad eccezione di una di esse.

Infine con l'eleganza di uno scaricatore di porto spacchi il cranio di uno dei teschi rinsecchiti e la cosa alza una nuvoletta di polvere puzzolente, l'odore di putrefazione si solleva dai resti delle muffe e dei vermi che si erano annidati nella calotta cranica dello scheletro per mangiare la materia cerebrale del poveretto. La pila corticale è completamente bruciata, è un dischetto rinsecchito che si sbriciola non appena lo prendi.

Se tu hai avuto sfortuna, Angela d'altro canto ha trovato qualcosa. Lo intuisci non appena ti chiama da una delle stanze laterali, a cui è riuscita ad accedere attraverso uno spiraglio lasciato dalla porta automatica ormai fuori funzione per la mancanza generale di elettricità, o forse per l'usura dei circuiti.

Quando entri nella stanza puoi subito vedere il modulo di avvio luminescente sullo schermo del pc contro la parete della stanza. Sorprendentemente funziona. Angela ti lancia un'occhiata trionfante, mentre ti fa largo davanti la scrivania. La scheda video non è perfettamente integra e da ben presto segni di cedimento, i pixel si sfasano e i caricamenti sono piuttosto lenti. Tuttavia scoprite che salvati in memoria ci sono un'infinità di dati di laboratorio, diagrammi, funzioni algebriche e formule chimiche, per voi del tutto incomprensibili. Girovagando nell'hard-disk trovate infine i diari personali del vecchio proprietario del computer.




Si tratta per lo più di video registrati con la telecamera del pc. L'ultimo risale al 25 gennaio 2320. In poche parole è un miracolo che il sistema computerizzato funzioni ancora. Se premi play ti troverai faccia a faccia con il dottor Bryan Bergmann. L'uomo è piuttosto informale, si vede che non è la sua prima registrazione e che moltissime altre l'hanno seguita. Dice che stanno eseguendo il test numero 257 del B.I.R.T.H., ma non spiega cosa sia, sembra lo dia per scontato. Il resoconto procede informando che il test è stato avviato con successo è che tutto prosegue come previsto, i sistemi non rilevano fluttuazioni di energia e nessuna dispersione ionica è stata registrata. La cronaca prosegue fin quando d'improvviso un forte boato altera il suono del video per diversi lunghi secondi; è distinguibile il rumore di vetri che si rompono seguiti da grida e lamenti. L'uomo che si è coperto la testa durante l'esplosione si solleva e corre immediatamente in direzione dell'uscita di quello che probabilmente era il suo ufficio. IL video prosegue registrando il vuoto, il suono è completamente alterato, ma continuano a distinguere lamenti umani e grida. Il video continua così per diversi minuti e proseguirebbe per altre sette ore, ma la scheda madre del pc cede e lo schermo si spegne del tutto. L'hard disk prende fuoco, lo si capisce dalla puzza di bruciato che emana il computer.