Missione N*1 Marina Coloniale

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  1. Unknown Artificial Intelligence
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    Ulfl47J_0


    Le condizioni del capitano cominciano a farsi preoccupanti, il tempo scorre implacabile e veloce per la debole struttura biologica dell'essere umano, e presto, prima di quanto si possa immaginare, l'aggravarsi progressivo raggiungerà uno stato di non ritorno.Il tempo stringe,, sempre di più. L'i, nella penombra sinistra fornita dalle luci intermittenti, il tuo corpo meccanico si muove in avanti verso la porta di fronte a te.
    Il suo aspetto rasenta il concetto stesso di abbandono.
    Uno spesso strato di polvere si addensa sulla sua superficie, coprendo parzialmente formazioni rugginose in corrispondenza dei cardini della porta stessa. La chiusura cifrata sembra completamente fuori uso, lasciando l'apertura forzata l'unica opzione possibile.
    «Non sembra ben messa, però dovrebbe farcela, lei è un ragazzo particolarmente in forma»
    Ti avvicini alla porta, cercando di inserire le mani nel sottile spazio che le due ante lasciano aperto al loro centro. Lo scorrimento è difficile, la ruggine ha incrostato i cardini, fornendo una problematica che controbilancia l'assenza di gravità e di peso. I tuoi sistemi meccanici entrano in funzione, creando una trazione che si dipana dalle spalle fino alle braccia, urlando metaforicamente per lo sforzo che sono costrette a sopportare. Piano, infinitamente piano, al culmine dello sforzo, senti uno scricchiolio infinito.
    (CD:13, Punteggio:11 con forza meccanica) Una delle ante scorre. La formazione rugginosa stride rumorosamente, mentre la metà di destra comincia a scorrere, devi solo spingere ancora un po', ancora un po' di più, affinchè si apra quasi del tutto. Ancora un po', ancora un po'...
    Con uno schiocco secco, il rumore metallico di qualcosa che salta, sforzato oltre il suo limite strutturale, quella metà cede la sua reistenza lasciandosi spingere e fornendo l'accesso al corridoio successivo. E' ampio, lungo all'incirca una quarantina di metri, regolare e privo di accessi laterali, spoglio, se non fosse per i cavi che regolano l'accesso alla struttura. Sul fondo dello stesso, anch'esso illuminato parzialmente da luci intermittenti, si distingue una struttura verticale che taglia trasversalmente il corridoio tubolare stesso. Poche informazioni, se non che lo status del corridoio stesso sembra in sicurezza, a causa dell'assenza di suoni, e che l'accesso promesso da Elrik è effettivamente un'uscita verso la zona superiore della base. Ciononostante, i tuoi sistemi suggeriscono un'innata cautela, come la situazione stessa si prestasse facilmente a degenerare.
    «E' tutto così... vuoto»
    La voce di Elrik risuona stranita, nella tua testa. Non puoi fare a meno di percepire quel velo di preoccupazione crescente, quella sfumatura che macchia il tono del cervello positronico. Elrik lo trova vuoto, lo trova strano, lo trova preoccupante.
    Mentre stai per fare un passo in avanti, rilassando le macchine, senti il peso della porta investirti, costringerti a rimanere fermo. Il cardine di fissaggio si è rotto durante l'apertura, e devi tenerla aperta manualmente per favorire il passaggio del capitano.
     
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22 replies since 3/11/2018, 01:35   430 views
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